Avere la bocca sana e una buona igiene orale riduce il rischio di ictus (o almeno di una tipologia). Un recente studio della University of Louisville (USA) in collaborazione i ricercatori del National Cerebral and Cardiovascular Center di Osaka (Giappone) ha scoperto infatti, in un nutrito gruppo di pazienti colpiti da ictus emorragico, la presenza nella cavità orale di un tipo di batterio che aggredisce i vasi sanguigni.
Ma dove sta il nesso diretto? Eccolo spiegato: la ricerca, pubblicata sulla rivista Scientific Reports, riporta l’osservazione effettuata su un centinaio di pazienti e illustra come il 26% dei pazienti colpiti da ictus emorragico presentasse nella saliva il batterio Streptococco Mutans, uno dei principali responsabili della carie dentaria. Nei pazienti colpiti da altri tipi di ictus, invece, solo il 6% presentava lo stesso tipo di batteri nella cavità orale.
Secondo questa ricerca, le tossine dei batteri di un dente infetto possono, in condizioni particolari, farsi strada nel flusso sanguigno e causare la rottura di un vaso cerebrale, dal quale derivano poi l’emorragia e l’ictus.
L’igiene orale perciò non è solamente decisiva e necessaria per la salute dei denti e delle gengive ma ha anche un ruolo importante per altri organi come il cuore (vedi il nostro articolo del 15 settembre 2017) e il cervello, in questo caso con la capacità di ridurre il rischio di ictus emorragico.
Viene da sé la nostra solita raccomandazione: praticare una costante igiene orale (nel modo corretto) e fare i controlli periodici dal proprio dentista o igienista dentale di fiducia.