Le fratture dentali più frequenti sono dovute a cadute accidentali o alla masticazione di alimenti troppo duri, come per esempio gusci e noccioli della frutta.
L’incidenza maggiore riguarderà, sicuramente, i più piccini che nel correre o giocare possono facilmente cadere. Non ne sono esenti, però, gli adulti che, con altre metodiche, possono sempre incorrere nella frattura di un elemento.
Nel caso in cui si pratichino sport ad alto rischio sarebbe opportuno munirsi di un paradenti accuratamente progettato e confezionato dal proprio odontoiatra di fiducia (a tal proposito, leggi l’articolo intervista al dott. Giorgio Val su Medicina Moderna).
LE CONSEGUENZE DEI TRAUMI
Le conseguenze dei traumi ai denti possono essere di due tipi: estetiche e cliniche.
Dal punto di vista estetico, i denti scheggiati, alterando l’armonia del sorriso, lo rendono meno gradevole.
Molto più gravi e impegnative possono essere invece le conseguenze cliniche di una frattura dentaria da trauma.
Subito dopo il trauma, il sintomo principale è spesso il gran dolore, il sanguinamento e lo spostamento o la rottura del dente. Fortunatamente, la maggior parte dei traumi dentari sono di lieve entità e raramente si arriva a delle conseguenze estreme.
La prima cosa da fare è una diagnosi corretta. Per fare questo è perciò necessario rivolgersi subito al proprio Dentista di fiducia che, attraverso una radiografia ed un’accurata ispezione, definisce la gravità del trauma, la presenza o meno di una frattura della radice ed il tipo di frattura.
LA GRANDE IMPORTANZA DELLA TEMPESTIVITÀ DI DIAGNOSI E TERAPIA
Lo specialista vi consiglierà anche su che tipo di terapia orientarsi: questa dipende dall’entità della frattura della corona, dal coinvolgimento della polpa dentaria (del nervo, per capirci), dal fatto che sia stato recuperato o meno la parte di dente scheggiato dall’età del paziente… ma dipenderà soprattutto dal tempo trascorso dall’incidente.
È questo il caso in cui la velocità di diagnosi e di terapia risultano fondamentali: più tempo trascorre dal trauma, infatti, più i tessuti dentari (frammenti di dente, polpa dentaria e parodontico) si deteriorano, portando inesorabilmente alla perdita dell’elemento.
Dalla tempestività della diagnosi e dell’intervento dipenderà per oltre il 90% il risultato finale e la possibilità di salvare il dente.
LA RICOSTRUZIONE DEL DENTE
Se viene conservato correttamene il frammento perso può essere incollato alla superfice dentale. In questo caso, il vostro odontoiatra agirà così:
- Verrà eseguita un’anestesia blanda,
- I margini del frammento e del dente verranno puliti e modellati per poter essere appaiati
- Si eseguirà una cementazione del pezzo grazie a degli appositi cementi.
Nel caso in cui non fosse più possibile utilizzare il frammento perso, si procederà a una ricostruzione eseguita grazie alle resine composite: oggetto di costante ricerca tecnologica ed estetica. Consentono ai denti di tornare alla loro completa funzionalità.
L’area colpita, in casi specifici, può essere ricostruita avvalendosi di intarsi professionali e all’avanguardia che restituiranno l’aspetto naturale al vostro sorriso: dal colore alla luminosità di ogni dente.
CONSIGLI IN CASO DI FRATTURA DEL DENTE
- Cercare il frammento di dente.
- Conservarlo in soluzione fisiologica (il latte non va bene perché i grassi inibiscono l’adesione nel caso in cui si tenti di incollare il pezzo perso)
- Richiedere un appuntamento urgente al vostro Dentista di fiducia.
- Ricorrere alle cure di un medico per valutare la situazione generale.
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