L’apnea ostruttiva notturna è un disturbo della respirazione caratterizzato da arresti del respiro durante il sonno, per una durata superiore ai 10 secondi, la cui frequenza è maggiore di 10 nell’arco di 1 ora. È una patologia che si accompagna, quasi sempre, al russamento cronico.
Sono più di 2 milioni gli Italiani che, senza esserne a conoscenza, soffrono di questo disturbo; i russatori cronici nella popolazione adulta rappresentano quasi il 40%, mentre l’OSAS (Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno) colpisce soltanto il 3-4% della stessa popolazione.
Aldilà delle conseguenze sui rapporti interpersonali, per chi dorme sullo stesso letto, la sindrome da apnee notturne e il russamento cronico, se non diagnosticate, presto possono portare a patologie cardiovascolari gravi: la scarsa ossigenazione del sangue, infatti, porta alla sonnolenza diurna e provoca un calo di concentrazione ed efficienza nel lavoro; aumenta anche il pericolo alla guida dei veicoli.
Gli accertamenti necessari per diagnosticare questa patologia devono essere multidisciplinari, per consentire di affrontare le problematiche connesse alle patologie e fornire una terapia appropriata. Di solito si inizia da una visita dall’otorinolaringoiatra, seguiranno indagini di fisiopatologia respiratoria e pneumologiche, monitoraggio del sonno, trattamenti dietologici, visite neurologiche, visita dal gastroenterologo e anche una visita dal dentista. Potrebbe infatti trattarsi di un problema legato a una sbagliata posizione della mandibola che restringe il passaggio attraverso il quale l’aria transita nel faringe.
LA TERAPIA
Cambia in base alla diagnosi e può consistere in:
- norme igienico-comportamentali come per esempio non fumare, evitare alcolici e pasti abbondanti
- utilizzo di dispositivi: CPAP e BiPAP (Bi level PAP) che sono apparecchi che insufflano aria nelle vie respiratorie.
- terapia chirurgica secondo la valutazione uscita dall’indagine medica
- terapia ortopedica-ortodontica con dispositivi intraorali notturni capaci di aumentare il flusso d’aria nelle vie aeree.
Anche i bambini possono soffrire di OSAS, in un’età compresa tra i 2 e 5 anni senza differenze tra i due sessi. La causa più comune in età pediatrica è l’ipertrofia adenotonsillare, patologia che comporta problemi a tonsille e adenoidi.