L’ipersensibilità dentinale

L’ipersensibilità dentinale è una situazione dentale di grande interesse clinico, sia perché colpisce una buona parte della popolazione (1 adulto su 4), sia per il modo doloroso attraverso il quale si manifesta. È una problematica che interessa in massima parte la fascia di popolazione tra i 20 e i 50 anni, prevalentemente di sesso femminile.

“Il termine ipersensibilità dentinale indica una condizione dolorosa nella quale l’esposizione della dentina rende il dente sensibile agli stimoli intraorali, che possono essere termici, di evaporazione, tattili, osmotici o chimici” (Addy e Urquhart, 1992). “I pazienti descrivono la sensazione dolorifica come intensa e normalmente di breve durata. La percezione del dolore è molto soggettiva e può variare nel tempo” (Brannmstrom, 1992).

L’ipersensibilità dentinale è, infatti, caratterizzata sempre da un dolore pungente e acuto dovuto a una risposta esagerata, da parte dell’organo pulpo-dentinale (la cosiddetta “polpa dentaria” ossia la parte molle e interna del dente), a uno stimolo che non è la carie.

 

COSA SUCCEDE

Il dolore è provocato dalla dentina esposta a stimoli di varia natura. La dentina, presente sotto lo smalto del dente, è un tessuto connettivo mineralizzato di colore giallognolo, molto resistente, che assieme allo smalto ha la funzione di proteggere la polpa sottostante dalle variazioni di temperatura e dalle sollecitazioni meccaniche. Può accadere però che, per vari motivi, gli strati di smalto e dentina si assottiglino e che in conseguenza di ciò, attraverso canalicoli microscopici chiamati “tubuli dentinali” collegati alla polpa dentaria (da qui, in verità, si irradiano), gli stimoli citati raggiungano facilmente quest’ultima. La polpa è una struttura particolarmente vitale e sensibile, ricca di vasi sanguigni e di terminazioni nervose: se irritate, queste provocano comprensibilmente un dolore particolarmente acuto.

 

ALCUNE CAUSE DELL’IPERSENSIBILITÀ DENTINALE

  • Igiene orale maldestra per troppa forza con spazzolini dalle setole troppo dure.
  • Dentifrici che contengono sostanze troppo abrasive, come i cosiddetti “sbiancanti”.
  • Uso scorretto del filo interdentale.
  • Acidi gastrici in pazienti che hanno un reflusso gastrico.
  • Cibi e bevande acidi (frutta, succo di frutta, yogurt, cola…).
  • Digrignamento notturno o bruxismo (stringere e sfregare i denti durante il sonno).
  • Scarsa igiene orale che causa infiammazione e retrazione delle gengive.

 

CHE FARE?

Qualora si soffra di forti dolori legati alla polpa dentaria, la prima cosa da fare è rivolgersi al dentista, per accertare l’assenza di cause patologiche come la carie, le fratture o la malattia parodontale, che non c’entrano con l’ipersensibilità dentinale.

Escluse queste patologie, per “rinforzare” lo smalto (che è la prima barriera agli stimoli esterni) risulta utile l’impiego di collutori e dentifrici specifici contenenti fluoro o altre sostanze. Il fluoro, infatti, esercita un’azione mineralizzante sulle superfici dello smalto dentario, provocando l’indurimento dello smalto dei bambini e la rimineralizzazione di quello degli adulti. Alcuni dentifrici al fluoro, specifici per denti sensibili, si trovano in forma di gel, da spalmare due o tre volte al giorno sulla dentatura, senza sciacquare.

In presenza di denti sensibili risultano potenzialmente utili anche dentifrici a base di idrossiapatite, una componente naturale che agisce creando una barriera fisiologica contro ipersensibilità, placca, tartaro e carie. Non a caso, l’idrossiapatite è la componente prevalente di ossa e denti.

Quando la sensibilità dentale è elevata, esistono anche gli interventi professionali, basati sull’applicazione di resine fluorate che sigillano i tubuli dentinali. Questi preparati vengono applicati nelle aree sensibili dello smalto.

Il dentista, a volte, utilizza dispositivi elettromedicali come il laser o la ionoforesi per stimolare la rimineralizzazione dentale e la chiusura dei canalicoli, mentre “l’ultima spiaggia” per la “cura” dei denti sensibili è la devitalizzazione.

 

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