L’anestesia in odontoiatria è prevalentemente di tipo locale o loco-regionale, una tecnica che addormenta solo la parte interessata al trattamento, mantenendo il paziente in uno stato cosciente. L’anestetico da iniettare viene scelto dal dentista alla luce di 4 criteri:
- durata e complessità dell’intervento
- necessità di controllo post chirurgico del dolore
- bisogno di emostasi
- allergie a certi farmaci.
TECNICHE DI ANESTESIA DENTALE
Se l’intervento è di lieve entità, si utilizza un’anestesia superficiale che si somministra sotto forma di spray o di soluzione. Si usa la più classica iniezione locale, quando vi è la necessità di anestetizzare porzioni maggiori di tessuti o quando lo stimolo sarebbe eccessivo per poter essere tollerato. In quest’ultima situazione l’anestetico viene portato nelle vicinanze dei tronchi nervosi o dei loro filamenti terminali.
Quando l’intervento va eseguito su più denti o su porzioni di gengiva particolarmente estese, si ricorrere all’anestesia tronculare o loco-regionale, che agisce anche sui tronchi nervosi principali ( Nervo mandibolare inferiore, nervo buccinatore, nervo infraorbitario, nervo mascellare… ). In questo modo si possono “ addormentare “ intere porzioni della cavità orale.
Dal dentista stesso si potrebbe sentire parlare di anestesia intraligamentosa oppure l’anestesia intrapulpare… Che paroloni… Non sono altro che descrizioni della sede in cui si andrà a deporre l’anestetico: nel primo caso verrà iniettato nel legamento parodontale ( quel sistema di fibre che lega il dente alla gengiva ed all’osso mascellare/mandibolare ); mentre nel secondo si parla della polpa dentale quella componente di nervo che si trova all’interno degli elementi dentali. Si tratta quindi di anestesie estremamente mirate che andranno a bloccare gli stimoli dolorosi di un unico dente.
L’ANESTESIA DENTALE FA MALE?
No, non fa male, si può avvertire una sensazione di disagio simile alla puntura di zanzara nel momento in cui l’ago penetra per l’iniezione dell’anestetico. La sensazione cambia da persona a persona e tante volte viene magnificato dalla tensione del paziente. Quindi quando sarete seduti sulla poltrona del vostro dentista il relax sarà il vostro più grande anestetico.
L’effetto dell’anestesia di solito scompare dopo un’ora circa dall’iniezione, ma a volte si prolunga anche per due ore o più, in relazione alla dose iniettata e al tipo di anestetico adoperato dal dentista.
Non è necessario ricorrervi sempre, dipende dal livello d’invasività del trattamento e dal grado di sopportazione del dolore.