Con il termine focus (o “foce”) infettivo si indica un sito che presenta un’infezione. Può sembrare strano ma queste infezioni, se non trattate, possono portare a seri problemi sistemici se associate a patologie preesistenti nel paziente o nel caso in cui venissero trascurate per diverso tempo.

Nello specifico, stiamo parlando di “foci infettivi orali” o infezioni croniche a carico della dentatura. Nel caso in cui queste patologie venissero trascurate o nel caso in cui fossero presenti in concomitanza con delle patologie sistemiche (come diabete, problematiche cardiache), con sostituzioni valvolari o con l’assunzione di particolari farmaci (come i Bisfosfonati), vi è la possibilità di sviluppare complicanze anche mortali. Nell’adulto queste complicanze tendono a verificarsi con maggiore frequenza perché vi è una maggiore incidenza di patologie sistemiche o di assunzione di farmaci. Tuttavia, anche il bambino più sano, nel caso di un foce infettivo non trattato, può sviluppare gravi complicanze sistemiche.

 

LE CAUSE CHE DANNO ORIGINE AI FOCI INFETTIVI

La gran parte dei foci infettivi origina da patologie cariose non trattate che portano alla morte dell’elemento dentario con la relativa infezione della polpa e della zona periapicale, portando allo sviluppo di un granuloma apicale, di una cisti o di un ascesso.

Altre situazioni che portano allo sviluppo di foci infettivi possono essere:

• sovrainfezione di un dente già trattato endodonticamente
• morte di un elemento dentario per sovraccarico occlusale
• placca e tartaro che sviluppano tasche parodontali.

 

LE CONSEGUENZE

Tra le conseguenze più negative delle foci dentali ci sono:

• problematiche cardiovascolari: aggravamento dell’aterosclerosi, endocarditi batteriche, patologie cerebrovascolari
• aggravamento del diabete mellito: questo in particolare può portare a problematiche vascolari, oculari
• sviluppo di sinusiti: nel caso in cui le infezioni colpiscano denti mascellari le cui radici sono in contiguità con i seni mascellari (premolari e molari) vi può essere la sovrainfezione dei seni.
• angina di Ludwig: nel caso di ascessi a carico di denti della mandibola si può verificare che l’essudato purulento si faccia strada attraverso le fasce muscolari del collo per raggiungere il mediastino (la cavità toracica che racchiude anche il cuore), con problemi respiratori e cardiaci
• osteonecrosi mascellare: situazione che si verifica nei pazienti che assumono o hanno assunto farmaci della famiglia dei Bisfosfonati. Qualunque tipo di patogeno che dovesse colpire le ossa mascellari di questi pazienti può portare allo sviluppo di una reazione immunitaria, paradosso che porterà alla necrosi settica delle mascelle.

In generale, tutte le patologie sistemiche risultano aggravate dalla presenza di foci infettivi non trattati. Prendono, quindi, particolare importanza i foci infettivi orali che molto spesso vengono ingiustamente trascurati.

 

DIAGNOSI

Lo specialista in odontoiatria, oltre a trattare le malattie relative all’apparato stomatognatico, s’inserisce a pieno titolo per fornire un importante contributo, quale consulente, per tutte le patologie sistemiche: diabete, cardiopatie, necessità di trapianti, neoplasie… e lo fa tramite l’utilizzo di metodiche manuali o esami radiografici e non che permettono di individuare tutti i foci infettivi e gli squilibri ematologici legati a patologie orali che potrebbero portare a gravi ripercussioni per l’organismo di questi pazienti già debilitati.

 

LA CURA

Le infezioni croniche orali/focolai infettivi vanno curate nell’interesse di mantenere il paziente lontano da possibili complicanze sistemiche. La cura ha come scopo prima di tutto quello di preservare la dentatura ma anche di prevenire le patologie extraorali più gravi.

Alcuni modi per curare o prevenire l’insorgenza di foci infettivi dentali sono:

• ritrattamento endodontico degli elementi già devitalizzati che presentano lesioni periapicali
• cure preventive: igiene orale, controlli periodici dello stato dei denti, cure conservative
• estrazione degli elementi dentari che presentano lesioni periapicali e non sono recuperabili.