Il rapporto tra malocclusione, postura corporea e disordini dell’ATM (articolazione temporo mandibolare) è un argomento da sempre molto dibattuto in ambito scientifico. Un recente studio (Manfredini, Lombardo, Siciliani) afferma che non si è trovata una continuità costante tale da giustificare una relazione tra occlusione dei denti e postura corporea.
I denti, come abbiamo già trattato nel blog, si adattano continuamente e sono in naturale movimento; questo movimento può portare alla malocclusione. Gli studi fin qua svolti non hanno dimostrato che la malaocclusione compromette l’aspetto posturale, né dal punto di vista articolare né da quello muscolare. Problemi legati all’articolazione e alla muscolatura ma non alla postura possono essere provocati da:
- serramento (con denti a contatto o senza denti a contatto) che porta a una rigidità muscolare
- bruxismo che si manifesta in movimenti corti e veloci
- problemi masticatori e problemi all’ATM come artrosi, dislocamento del cuscinetto articolare, displasia, riassorbimento del condilo mandibolare, blocco della mandibola ecc.
COSA PUÒ DAVVERO INFLUENZARE LA POSTURA
Ciò che può influenzare e portare dei problemi al buon funzionamento della conformazione cervicale possono essere delle malformazioni ossee, ossia quelle situazioni in cui si è verificato un accrescimento anomalo delle mascelle.
Si definiscono “classi scheletriche” e ne esistono 3.
- Mascella e mandibola sono cresciute con le giuste proporzioni e si rapportano nel modo corretto. (qui non ci sono problemi).
- La mandibola risulta più piccola o posizionato troppo indietro rispetto alla mascella.
- La mandibola risulta più grande o posizionata più avanti rispetto alla mascella.
Le classi 2 e 3 possono portare a dei cambiamenti nella posizione dei cervicali perché sono correlate anche a un anomalo accrescimento o non accrescimento dei muscoli masticatori.
CONCLUSIONI
La presenza di un dolore all’ATM (articolazione temporo mandibolare) non è collegato all’esistenza di un’anomalia occluso-posturale dimostrabile, perciò non è consigliabile effettuare terapie occlusali e/o ortodontiche (specialmente se irreversibili e molto costose) per trattare o prevenire alterazioni della postura o deviazioni della colonna vertebrale. Allo stesso modo, non è consigliabile nemmeno la cura degli stessi attraverso l’utilizzo di strumenti e tecniche atti a misurare presunte anomalie occlusali (elettromiografia, kinesiografia, posturografia, etc), poiché non sono giustificati da una medicina che si basa su evidenze scientifiche.