Lo sbiancamento dentale, cos’è e come si pratica

Uno dei trattamenti di odontoiatria estetica più richiesti è lo “sbiancamento dei denti”. Denti bianchi e sani rappresentano infatti una delle caratteristiche estetiche più ambite e ricercate tra tutte le fasce d’età.

Molte sono le cause dell’ingiallimento dei denti: una devitalizzazione impropria, l’assunzione di farmaci, il consumo di bevande scure, il fumo, una scarsa igiene orale e l’assottigliamento dello smalto.

Ma che cos’è esattamente lo sbiancamento dentale?

È quella pratica che, grazie a una continua ricerca di materiali all’avanguardia e a prodotti di ultima generazione, permette di migliorare il sorriso ridonando splendore e lucentezza ai denti. Un’operazione da fare dal Dentista o dall’Igienista Dentale, non definitiva (le macchie infatti si riformano) ma che si può benissimo ripetere.

I trattamenti professionali sono più complessi ma evidenti e duraturi. Si parte con una seduta di igiene orale. Poi, in base alla necessità, si sceglie la tipologia d’intervento. Lo sbiancamento dentale si ottiene utilizzando prodotti certificati e testati i cui principi attivi sono il Perossido d’Idrogeno e il Perossido di Carbammide: questo principio agisce sulle molecole che causano le discromie del dente.

Prima dello sbiancamento
Dopo lo sbiancamento

L’effetto dello sbiancamento dipende da vari fattori; in primis dal colore di partenza dei denti e dal motivo per cui i vostri denti sono più o meno scuri ma anche dalla concentrazione del principio attivo applicato dal dentista e dal tempo di posa. In ogni caso, l’intervento del professionista garantisce il miglior risultato possibile.

Lo sbiancamento agisce sullo smalto del dente e non sui restauri presenti nel cavo orale come corone protesiche o otturazioni, che dopo questa pratica potrebbero risultare più evidenti. Per ovviare a questo inconveniente e uniformare il colore dei denti è possibile sostituire eventuali otturazioni o corone datate, già un paio di settimane dopo lo sbiancamento. Per i denti devitalizzati si possono ottenere buoni risultati con tecniche adeguate e mirate, che il dentista può consigliarvi.

La seduta dura circa un’ora e può essere ripetuta a secondo del tipo di decolorazione e del livello di bianco che si desidera.

Il risultato è uno splendido sorriso, vivo e brillante.

 

N.B.: La presenza di carie, tartaro o gengiviti impone una preventiva risoluzione del problema. L’intervento non è consentito alle donne in gravidanza o in periodo di allattamento.

2 Comments

  • giulio Furnitto
    Posted 9 July 2017 10:16 0Likes

    Buongiorno,
    Volevo sapere se lo sbiancamento può creare sensibilità ai denti?

    • Dottori Val
      Posted 10 July 2017 10:33 0Likes

      Buongiorno, sig. Giulio. Sì, nei giorni successivi è possibile che si verifichino fenomeni di sensibilità ma sono normalmente reversibili. Per limitarli, in ogni caso, è necessario rimandare l’assunzione di alimenti acidi, come le spremute di agrumi o i drink energetici.

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